Festa del pane e dei grani antichi dell’Alta Val Borbera
Domenica 14 luglio, a Cosola, presso la rinnovata sede della Pro Loco, un bel concorso di persone e situazioni diverse, intorno al tema della panificazione, delle varietà di grani antichi, delle problematiche e delle propste che sorgono da una rete in divenire (ma già attiva) di nuovi agricoltori, abitanti vecchi e nuovi delle terre alte.
Organizzata da Irene Calamante, del Laboratorio Cuore di Pane di Cabella Ligure, in collaborazione con varie realtà del territorio e grazie alla disponibilità della Pro Loco di Cosola, la Festa del Pane e dei grani antichi si è articolata in tanti diversi momenti di svago, cultura, confronto.
Un bel momento di dialogo propositivo è stato magistralmente coordinato da Irene e ha visto emergere tra i presenti diverse sensibilità, in un bel clima di confronto tra diverse, ma affini, esperienze. Erano presenti, tra gli altri, Maurizio Carucci e Martina Panarese di Cascina Barbàn, Ezio Prandini di Sahaja Yoga, Teresa Tacchella della Fiera di Sisola, Roberto Ferrari e Valerio Pagano, agricoltori, Luca Silvestri del consorzio montano di Magioncalda. Sono intervenuti nella discussione il sindaco di Carrega Ligure Marco Guerrini, Paolo Ferrari, che ha parlato del progetto dell’Ecomuseo dei Sette Ricordi (partner nell’organizzazione della Festa del pane), e varie persone dal pubblico.
Notevole lo sforzo dei giovani (e meno giovani) di Magioncalda che hanno trasportato le loro antiche trebbiatrici per le strade accidentate della val Borbera, offrendo una suggestiva dimostrazione di trebbiatura con macchinari manuali. E proprio nel remoto villaggio di Magioncalda è in corso il recupero architettonico e funzionale dell’antico mulino sul Rio Fossato, con il quale si concluderà il processo completo di coltivazione e trasformazione del grano seminato sulle antiche fasce recuperate alla vegetazione.
Al mulino di Magioncalda sarà dedicato il prossimo appuntamento dell’Ecomuseo dei Sette Ricordi, con una giornata di racconti e memorie intorno all’antico mulino risorto e ai progetti per la sua nuova vita produttiva.
Sfondo sonoro alla festa del pane e dei grani antichi di Cosola, i canti polivocali delle Quattro Province eseguiti da un gruppo di prestigiosi cantori dell’Oltrepo pavese e della val Staffora, e, a seguire, le note di piffero e fisarmonica con gli antichi balli di coppia e di gruppo della tradizione coreutica locale.
Una risposta.
Quando l’amore per il territorio diventa un momento di condivisione di cultura che pur appartenendo alle genetaxioni passate viene raccontata e mostrata con tanta passione e duro lavoro da questi giovani che ne hanno fatto tesoro, per regalarla a tutti e per chissa forse poter portare avanti un progetto ecosostenibile che ha come scopo il benessere del territorio e di chi vuole condividire questi ideali.