Da Vegni a Magioncalda tra geologia, storia e un presente che si rinnova

Da Vegni a Magioncalda tra geologia, storia e un presente che si rinnova

Febbraio 17, 2020 Casoni Casoni, muretti a secco e sierve Ferrazza Il piffero, le danze e le buiasche Le fasce, il frumento e i mulini Magioncalda Reneuzi Vegni 0

Domenica 16 febbraio si è svolta una nuova escursione organizzata da BorberAmbiente (www.borberambiente.it) con la collaborazione dell’Ecomuseo dei Sette Ricordi. Siamo ritornati a visitare il mulino di Magioncalda, tornato a nuova vita grazie all’iniziativa dei giovani di questa frazione di Carrega Ligure nell’alta val Borbera.

L’iniziativa si è articolata in vari momenti e motivi di interesse, grazie alla collaborazione tra la geologa Irene Zembo, animatrice di BorberAmbiente, il sindaco di Carrega Ligure Marco Guerrini, esperto di architettura rurale valborberina, i giovani di Magioncalda protagonisti del recupero dello mulino ad acqua e l’etnologo Paolo Ferrari, coordinatore del gruppo di lavoro Ecomuseo dei Sette Ricordi.

L’escursione ha percorso l’itinerario che collega la frazione di Vegni a quella di Magioncalda passando attraverso secolari castagneti e interessanti nuclei rurali abbandonati (Chiapparo, Casoni dei Risciotti) le cui caratteristiche architettoniche sono state illustrate da Marco Guerrini.

Notevoli i motivi di interesse geologico e paleontologico presenti sul percorso, illustrati da Irene Zembo. Una volta raggiunta la frazione di Magioncalda, Paolo Ferrari ha illustrato la ricerca contenuta nel suo ultimo libro “Il mantello del centauro” (www.appennino4p.it/menussie) e sono stati discussi temi relativi al problema dell’abbandono dei territori montani.

Prima di lasciare la frazione il gruppo ha visitato il mulino grazie alla disponibilità dei giovani di Magioncalda che ne hanno illustrato le caratteristiche tecniche.

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